Traduzione italiana di Practical lessons in Yoga

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Metodo x 1 eccellente Pooja




Om Sri Ram Jay Ram Jay Jay Ram



Caro aspirante yogi,
saluti e prostrazioni!



I seguenti consigli sono pervenutici un po' dall'Akasha Indiana (dall'elemento etere, nel senso che fondamentalmente sono regole in voga in ogni tempio dall'Hymalaya a Sri Lanka), ma soprattutto ci sono state inculcate dalla grande misericordia degli Swamy Sri Ramanda e Herakandhi Baba.
Questo e' l'articolo subito successivo al precedente intitolato: "che cosa e' un pooja"
Il suo scopo è fornire le indicazioni che ci permettono con facilita' e sicurezza di rispettare al meglio un gioioso evento, molto molto puro.

  1. Lavarsi :
    Prima di meditare o di fare pooja, sarebbe meglio fare una doccia.
    Se non e' possibile, ci si dovrebbe lavare la faccia, le mani, e i denti.
    L'idea di base e' che non e' possibile praticare pulizia interiore, senza quella esteriore.

  2. Vestirsi:
    Vestiti comodi, possibilmente bianchi e puliti sono indicati per lo stesso motivo di cui sopra.
    Se la meditazione o il Pooja diventano abituali, e' preferibile tenere da parte dei vestiti che si usano solo a quello scopo.
    E' come essere vestiti adeguatamente ad una riunione importante, ma lo stile e' libero.
    La dedizione lo rende adeguato.

  3. Appena arrivati, inchinarsi
    Naturalmente non e' obbligatorio, ma e' ritenuto la forma di saluto piu' adeguata.
    Inchinandoci ricordiamo a noi stessi che uno dei motivi per cui vogliamo fare pooja e' che vogliamo diventare piu' umili.
    Sivananda dice che solo i giganti possono inchinarsi.
    Solo i nani spirituali sbraitano e si agitano per alzarsi fastidiosamente sulle teste dei vicini.
    Per insegnare il Dharma, Buddha accettava qualsiasi offerta di cibo gli venisse fatta, Krishna faceva da carrettiere al suo devoto Arjuna, e il Signore Gesù lavava i piedi dei suoi discepoli!
    Se venite a fare pooja con l'idea di adorare la forma Universale dell'Amato Cosmico, oppure una forma particolare, oppure Lui senza forma, ma vi vergognate di inchinarvi davanti a Lui fatelo mentalmente appena entrate.
    Rimanete un attimo sulla porta e mentalmente prendetevi il piacere di prostrarvi completamente e senza riserve alla Sua misericordia.
    Se invece avete preso un po' di confidenza potete inchinarvi all'ingresso della sala di meditazione oppure andare proprio davanti all'immagine e magari accendere un incenso .
    Adesso avete salutato il Padrone di Casa!

  4. Seva :
    Per le serate di Bhajan il lavoro necessario e' poco, una mezz' oretta prima si spazza il pavimento, si controlla che tutto sia in ordine e si preparano i cuscini e il thè ecc..
    Per Pooja piu' importanti il lavoro da fare a volte e' anche notevolmente consistente, e puo' richiedere che qualcuno decespugli, qualcun'altro spacchi la legna, qualcuno cucini quello che qualcun'altro e' andato a comprare ecc...
    Questo lavoro disinteressato cioe' non è : lavoro - guadagno - pago - pretendo
    ma : lavoro - non guadagno - offro - amo.
    E' un non lavoro,ma e' indispensabile.
    Ci ricorda che niente e' nostro, e mette alla prova il nostro egoismo, quando per esempio dobbiamo pulire i vetri di casa d'altri o i bagni.
    Del resto e' essenziale: senza questi tanti piccoli lavori, il pooja non potrebbe accadere.
    L'esercizio spirituale che rappresenta e' probabilmente il più potente dell'arsenale Yoga, tanto da rappresentare uno Yoga a sè, il Karmayoga o Yoga dell'Azione.
    Se possiamo onestamente sperare di sviluppare un'attitudine di servizio spassionato verso tutti senza intralci di falsi pudori e soprattutto senza pigrizia, possiamo veramente aspirare allo Yoga cosi' come lo ha descritto Gesu': ama il prossimo tuo come te stesso, servi il povero, servi l'affamato, il malato, il debole.
    I Pooja sono un'occasione d'oro per sviluppare l'attitudine a servire, perche' per quanto possa essere pesante il compito intrapreso il fine e' sotto gli occhi di tutti; eccelso.
    Al di fuori del Pooja invece l'intelligenza (debole) dell'aspirante spirituale deve spesso fare i conti con insidiosi dubbi da aspirante inesperto; ma sarà veramente povero? perche' non si trova un lavoro? Sarà veramente malato? E' veramente sofferente o mi vuol solo far perdere tempo?
    Il Karmayoga collegato al pooja e' un ottimo inizio, e in generale la motivazione e' nobile e facile da cogliere.
    Quando intendi partecipare a un Pooja, e nel programma c' e' scritto "Seva", e sei nella disposizione di animo adatta, puoi comunicare la tua disponibilita' e ricevere un compito per la buona riuscita dell' evento.
    Solitamente basta venire 1h prima dell'ora indicata.


  5. Cantare (!):
    I Bhajan sono canti devozionali, e non richiedono particolari doti canore.
    Certo ci sforziamo di conservare una certa armonia!
    Ma l'espressione e' liberissima e DEVE essere LIBERATORIA, per cui, insomma, darci dentro!
    Spesso ci sono a disposizione dei cembalini o dei piattini.
    Anche se non sai come usarli, ma hai un po' di senso del ritmo, vai senza paura.
    O mi raccomando! Se poi senti che fai un disastro fermati un attimino! :) Ma datti una chanche , un pochino, ogni volta; svilupperai un buon senso del ritmo e porterai piu' brio ai Bhajan. Tu stesso ne godrai immensamente.
    L'ultima cosa da dire e' che ai Bhajan cantare (nei limiti del possibile) non e' opzionale; propio come in un gruppo di persone che meditano una che canta e' fuori luogo, quando un gruppo di persone cantano chi medita altera la situazione.

  6. Interagire :
    Cara sorella, caro fratello, le prime volte che verrai ti sembrera' tutto strano e assisterai come a un treno inarrestabile di eventi.
    Effettivamente ci sono fasi del pooja, che una volta lanciate non si possono arrestare fino a che non sono completate.
    Ma per i Bhajan, che rappresentano la maggior parte dei nostri incontri, puoi sempre proporre le tue preferenze, oppure se sai suonare anche tu l'Harmonium o la chitarra puoi condurre per un po' tu!

  7. Mestruazioni :
    Generalmente durante il periodo delle mestruazioni si richiede di non partecipare all'offerta di fiori e altri elementi di adorazione durante la Yajna (fuoco sacro), l'Abhisheka (bagno sacro), l'Archana (offerta di fiori) e l'Arati (offerta di luce).
    Possono comunque partecipare alla cerimonia e ai canti.

  8. Offerte:
    Generalmente e' abitudine portare qualche piccola offerta alla divinita' del posto in cui andiamo a fare pooja.
    Per esempio all'AIA a Firenze c'e' 1 Devi (Madre Universale), 1 Dhanvantari , e foto di numerosi santi.
    Proprio come faremmo con un amico in carne ed ossa, portare della frutta, o un dolce o degli incensi ecc... e' un gesto molto dolce che incoraggia la devozione.
    Solitamente i doni vengono messi ai piedi delle Divinita', inchinandosi prima e dopo.
    Inchinarsi non e' un gesto umiliante, dal punto di vista dell' aspirante spirituale.
    Gesu' si e' inchinato fino a sprofondare , ma quale glorioso esempio!
    Per i pooja in generale, ma soprattutto per quelli piu' grossi, e' consuetudine anche (se si può) lasciare qualche euro, sempre ai piedi delle divinita'.
    Questi soldi verranno raccolti e utilizzati esclusivamente per i prossimi pooja, oppure se avanzano in donazini di beneficienza in progetti di beneficienza che verranno cmq puntualmente discussi.
    Le offerte di qualunque tipo, si danno e si prendono con la mano destra, gli incensi si offrono con la destra, i fiori si gettano con la mano destra, la luce si offre con la mano destra, insomma, nel dubbio si fà tutto con la destra!

  9. No Self Service
    Quando passa qualcuno a distribuire le offerte, oppure quando c'e' un cibo in comune in un piatto e va' diviso, o quando ci sono articoli da togliere dal piatto del pooja è meglio aspettare di essere serviti e non prendere con le proprie mani/ posate dal piatto in comune.


  10. Andare Via
    Alcuni pooja possono durare anche molte ore.
    E' molto semplice: vai via quando vuoi. Fai un inchino (Pranam) come hai fatto all'entrata.
    Il Padrone di casa e' molto felice della tua visita e viene via con Te.

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